“ÈTHOS – La moda che unisce i Popoli” è un evento di moda, musica e danza, organizzato dal Comune di Grottaferrata, in previsione della Marcia per la Pace Perugia-Assisi che avrà luogo il successivo 19 ottobre. Per l’occasione il Sindaco Giampiero Fontana ha convocato artisti di varie culture: gli stilisti Jamal Taslaq e Hana Sadiq, la band Evì Evàn, il quartetto d’archi Pessoa, il regista Stefano Tummolini, il ballerino Stefano Fardelli ed il cast di Maremmamara, conformemente ai principi che esaltano i diritti umani, di libertà ed indipendenza dei popoli, il ripudio delle guerre come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, riconoscendo nella pace un diritto fondamentale delle persone e dei popoli.
Jamal Taslaq è ben noto nel panorama internazionale. Palestinese di origine, ha proseguito i suoi studi in Italia. I suoi lavori sono un affascinante connubio tra la cultura mediorientale e quella occidentale. Le sue creazioni vengono portate tanto dai membri della famiglia reale araba, quanto dalle star americane, che dalle eleganti e di classe donne europee.
Dalla prima fila ho potuto apprezzare maggiormente le finiture delle lavorazioni.
Questa volta ha presentato la sua collezione Musica, visto che essa, come la moda, ha un linguaggio universale in grado di unire le popolazioni di tutto il mondo al di là delle diverse lingue e culture, e dato che la serata era ad essa dedicata. Dei 24 capi portati in passerella fatti di cadiz, crepes, chiffon, georgette, sete stampate e ricami, l’ultimo è stato lo straordinario abito Arpa.
Taslaq il prossimo 10 novembre 2014 farà sfilare i suoi capi nella sede delle Nazioni Unite a New York.
Hana Sadiq è una stilista iraquena, che nel corso della sua vita ha collezionato circa 5.000 gioielli dell’Antica Arabia e oltre 3.000 costumi tradizionali.
Ha pubblicato un libro sul simbolismo dei tatuaggi delle donne giordane e ha scritto a proposito dei cosmetici naturali usati anticamente dalle arabe.
Ha inoltre disegnato abiti per molti film e serie oltre a rappresentare la cultura araba nei festival di cinema di tutto il mondo. Crea vestiti per regine e principesse del mondo arabo e di numerosi altri paesi.
Ha ricevuto molti premi a testimonianza del suo lavoro eccezionale ed in Italia è riconosciuta come l’Ambasciatrice della Moda Araba.
Nel 1999 ha ricevuto la medaglia d’oro e nel 2000 3 medaglie d’argento per le sue sfilate in Italia.
Al Festival di Jerash è stata premiata con 4 Certificati d’Onore.
Le sue collezioni sono sempre un fenomeno culturale: i suoi kaftani, indossati anche dalla Regina Noor di Giordania, raccontano il fascino delle donne arabe, sono una combinazione di colori brillanti e di grande impatto.
La scrittura decorativa araba domina le sue creazioni sia con versi d’amore sia con semplici lettere sparse di “Kufic”, “Diwani Script”, “Riq’a Script” o “Thuluth” che riflettono la bellezza stilistica della calligrafia araba. Il suo obiettivo principale è quello di salvaguardare l’eredità culturale araba attraverso i suoi abiti oltre ad unificare il mondo arabo.
Per la serata del 26 settembre, Hana Sadiq ha proposto 24 caftani di seta della sua ultima collezione “The Oriental Chic”, caratterizzati da ricami colorati decorati con cristalli.
Gli intermezzi sono stati affidati al gruppo italo-greco Evì Evan ed al Quartetto d’archi Pessoa.
La band Evì Evan, di origine italo-greca, è impegnata a diffondere la rebetika, genere popolare della musica greca nato tra il XIX e il XX secolo per raccontare le storie di disagi, le avventure, gli amori, i problemi sociali della gente comune. La band è composta da Dimitris Kotsiouros (bouzouki, baglamas, tzouras, oud), Georgios Strimpakos (canto, baglamas, tzouras), Daniele Ercoli (contrabbasso, cori), Emiliano Maiorani (chitarra), Francesca Palombo (fisarmonica, canto) e Luca Cioff (percussioni, darbuka).
Il Quartetto d’archi Pessoa fin dall’inizio si impone per le scelte musicali che accostano i generi più diversi, dalla grande letteratura classica per quartetto d’archi a contaminazioni con il Jazz, il Rock-Blues, il tango, la musica Klezmer (genere musicale di tradizione ebraica), la musica da film e la musica contemporanea. In un percorso mirante ad avvicinare il barocco alla musica di oggi, ha eseguito, in prima assoluta a Roma, le “Quatro Estaciones Portenas” di Astor Piazzolla per orchestra d’archi e pianoforte insieme alle “Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi.
Per la serata del 26 settembre, Marco Quaranta e Rita Gucci al violino, Achille Taddeo alla viola e Kyung Mi Lee al violoncello, hanno proposto musiche tratte da film noti come La Stangata, Nuovo Cinema Paradiso e Eyes Wide Shut, oltre a famosi brani del tango e musiche firmate da Astor Piazzolla.
Il regista Stefano Tummolini ha promosso il proprio film “L’estate sta finendo” in prossima uscita in DVD, contestualmente al romanzo “Un’estate fa” che racconta il seguito della storia.
Sinossi: alcuni ragazzi vanno alla casa al mare per passare dei giorni spensierati prima che ricomincino le lezioni all’università. Ma un incidente stravolge la loro vacanza che rischia anche di rompere l’equilibrio tra di loro.
Intervenuto anche l’intero cast del film Maremmamara, ambientato proprio a Grottaferrata.
Il Ballerino Stefano Fardelli si è esibito in un estratto da Svarupa-vyakta.
Svarupa-vyakta è un solo che trae ispirazione da un suo viaggio in India.
Entrambe le parole in modo diverso significano il “Se'”. Il “Se” attraverso il filo e lo scorrere della vita, osserva la sua proiezione – come noi, mentre camminiamo, osserviamo la nostra ombra quando riusciamo a vederla.
Così, nella sua coreografia, lui danza e osserva la sua ombra sospesa sopra di lui in un’altra dimensione.
Eccellente la presentazione della serata affidata alla bellissima Chiara Giallonardo.