“Si dice spesso che la Bellezza sia cosa superficiale.
Può anche darsi, ma non è mai tanto superficiale quanto il pensiero.
Solo la gente mediocre non giudica dalle apparenze.
Solo quando la gioventù vi abbandonerà e la bellezza si affretterà a seguirla,
allora scoprirete, di colpo, che non vi saranno più trionfi per voi, o perlomeno dovrete accontentarvi di miseri trionfi
che la memoria del passato renderà più amari di una sconfitta.
Degeneriamo in ripugnanti fantocci,
ossessionati dalla memoria di passioni di cui avemmo troppa paura
e di tentazioni sublimi alle quali non osammo cedere.
I più umili fiori di campo appassiscono ma anno, dopo anno, ritornano a fiorire.
La bellezza eléva al rango di principi coloro che la possiedono.
Apprezzatela finché la possedete, perché quella non ritorna.
I palpiti gioiosi che battono in noi a vent’anni si fanno sempre più lenti;
le membra si indeboliscono,
i sensi si sfibrano.
Giovinezza!
Nulla v’è al mondo che valga la giovinezza!”
Antonio Fazio ha scelto questa esortazione a onorare la bellezza che possediamo da giovani tratta da “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde come incipit per “Verso i sentieri della bellezza”, giunto adesso alla sua quinta edizione e presentato questo gennaio al Teatro Petrolini in Roma.
In questa edizione Lord Henry, padre di questi versi, viene da me – Gipo Ciccone – interpretato.
Il percorso, iniziato con la canzone “This is the moment” tratta da “Jeckyll e Hide” – affidata alla straordinaria voce di Valerio Saverino, e che ha deliziato il pubblico con le altre rappresentazioni canore – prosegue poi con alcuni sonetti di William Shakespeare, definiti la chiave con la quale lo scrittore era in grado di aprire qualsiasi cuore.
Queste poesie toccano tematiche profondamente ambigue ed irrimediabilmente umane tessute in un ordito di metafore fautrici di una fascinazione universalmente riconosciuta.
I Sonetti sono incentrati su una misteriosa Dark Lady, una donna sensuale a cui il poeta non riesce a resistere, ma di dubbia moralità. Il corteggiamento a suon di sonetti è affidato a Francesco Mazzei e Benedetta Taliercio.
A questi due amanti la voce cantante dedica “Così vicini”, tratta da “Come di incanto”.
Elisabetta Raoli e Mariaelena Masetti Zannini raccontano la Nanà di Emile Zolà, che nasce nei sobborghi parigini e diventa la ragazza di tutti, l’idolo delle folle; un’affascinante attrice di varietà sfruttata da avidi impresari, una “divoratrice di uomini” che dà piacere ma toglie la pace e porta alla rovina, nella sua fatale e tragica ascesa sociale, tutti i suoi nobili e ricchi amanti. Cortigiana persa nel vortice della passione fino alla morte per vaiolo in una squallida camera d’albergo.
Il passaggio alla sfigurazione esteriore viene rappresentato da Saverino con la canzone “Se non so amarla” tratta da “La bella e la bestia”.
Il percorso si conclude con il bellissimo Dorian Gray – interpretato da Antonio Fazio – che, sicuro del suo fascino e della sua avvenenza, conduce una vita sfrenata, fatta di piaceri e vizi nella Londra di fine Ottocento.
Gli anni passano ma il giovane sembra non essere soggetto alle leggi della natura.
E mentre il suo corpo rimane immutato, i segni del tempo e delle sue azioni deturpano l’immagine dipinta in un misterioso quadro che lui tiene gelosamente nascosto in soffitta.
Ogni stagione Fazio arricchisce questo percorso iniziato da semplici letture in un caffè letterario.
“Non sperperate l’oro dei vostri giorni dando ascolto ai noiosi,
o cercando di sostenere fallimenti senza speranza,
o sprecando la vita con persone ignoranti, banali o volgari.
Questi sono gli obiettivi malsani, i falsi ideali della nostra società.
Dovete vivere!
Vivere la vita meravigliosa che è in voi!
Fate in modo che niente vada perduto.
Non smettete mai di andare in cerca di nuove sensazioni.
Non abbiate paura di nulla”
Antonio Fazio inizia la sua carriera artistica nel 2003 debuttando in teatro con lo spettacolo “I Polacchi”, diretto da Marco Martinelli (Teatro delle Albe), che lo vede impegnato in una tournée durata tre anni sui più importanti palcoscenici d’Europa (Ravenna, Napoli, Wroclaw, Sarajevo, Lisbona, Lille, Zurigo, Berlino) recitando accanto al “Premio Ubu” Ermanna Montanari.
Ha studiato recitazione a Roma al Teatro Blu con Beatrice Bracco e dizione e impostazione della voce con Giorgia Trasselli. Studia canto con Enrico D’Amore.
Ha seguito stage e corsi di recitazione e canto a Roma, Torino e Milano con Bernard Hiller, Marco Blanchi, Margaret Pikes e Sabino Civilleri.
In teatro viene diretto da importanti registi come Gianni De Feo, Patrizia La Fonte, Luca Gaeta, Angela Malfitano, Anadela Serra Visconti, Renato Capitani, Danilo Canzanella e in particolare tra i lavori più importanti: Nanà diretto da Antonio Salines e il musical Salon Kitty diretto da Riccardo Cavallo (scritto da Riccardo Reim e prodotto da Gigi Proietti).
Ha ideato, diretto e interpretato i reading teatrali: Verso i sentieri della bellezza (nel ruolo di Dorian Gray) e Rock Orlando (nel ruolo di Orlando in una rivisitazione rock dell’Orlando Furioso).
Interpreta Renato Zero, nelle ricostruzioni della sua vita, all’interno del programma televisivo di Rai Due Emozioni.
Al cinema è attore in Exit una storia personale diretto da Max Amato (in programmazione nei cinema di Parigi) ed è il protagonista di Interno 4 diretto da Giuseppe Andreozzi.
E’ stato diretto in diversi cortometraggi da Francesco Apolloni, Sergio Stivaletti, Edo Tagliavini, Joe Verni.
Assieme a Sara D’Amario e Vincenzo Bocciarelli è uno dei protagonisti del cortometraggio Alba diretto da Giorgia Farina e presentato alla 65^ Mostra del Cinema di Venezia.
Ha prestato la sua voce a diverse performance, presentazioni e convegni collaborando con Sonia Grey, Alma Daddario, Luca Gaeta, Denis Guerrini, Daniela Pezzi ed Enisa Bukvic.
la nota su Spettacoli Teatro http://spettacoli-teatro.it/rome/roma-verso-i-sentieri-della-bellezza-2/15027
Si ringraziano Luca Caravaggio e Vincenzo Gargano per il contributo fotografico