Il ragazzo della Giudecca

Rassegnarsi all’ingiustizia o combattere per dimostrare la propria innocenza?

 

È stato presentato il 5 maggio 2016 alla Casa del Cinema di Roma il film

“Il ragazzo della Giudecca”

 tratto dal libro

“Quel ragazzo della Giudecca, un artista alla sbarra”

nel quale il regista Alfonso Bergamo ci racconta la storia di un innocente accusato di essere il mandante di un omicidio.
Il caso diventa più complesso perché viene implicata la Camorra.
La storia diventa di importante interesse mediatico perché l’accusato in questione è un cantante di fama internazionale: Carmelo Zappulla.

Il cantante/attore ha fortemente voluto interpretare se stesso nel film, regalandoci con le sue espressioni la realtà della sofferenza e la tenacia di chi ha lottato per fare conoscere la verità, battendosi contro la spietatezza di un Pubblico Ministero – magistralmente interpretato dall’amico di una vita Tony Sperandeo – apparentemente accecato dalla rabbia perché il protagonista di origini siciliane ha rinnegato le proprie radici per diventare un cantante partenopeo, ma più verosimilmente per cavalcare la sua fama per accrescere la propria.
Malgrado gli intrecci della storia con la Camorra, ha giocato a favore della sua assoluzione il fatto che Carmelo Zappulla non abbia mai avuto coinvolgimenti con essa.

Guardando il film ti immedesimi inevitabilmente nel personaggio che ha subito un torto e tenta di riscattare la propria immagine.
Complici gli attori coinvolti che hanno supportato egregiamente il pathos della lotta contro l’ingiustizia. Possiamo dire senza remore che il cast di giovani attori riesce a tenere testa alla bravura di due pilastri del nostro cinema come Giancarlo Giannini e Franco Nero.

Claudia Samaras – che interpreta la figlia di Zappulla – manifesta perfettamente il dolore di una figlia che ama il padre e non vuole staccarsi da lui per il periodo della carcerazione.

Ma la compassione che ti accompagna per tutto il film viene smorzata da un personaggio scanzonato sapientemente messo dal regista: l’ispettore del PM: Bracco – interpretato da Cristian Stelluti.

Zappulla ci ha raccontato, nella conferenza stampa che ha seguito la proiezione, di sentirsi molto fortunato perché ha potuto raccontare la sua ingiustizia a lieto fine, ma pensa anche a tutte quelle persone – tante – che subiscono soprusi giudiziari e non hanno la stessa sorte.

La parte che tutti abbiamo apprezzato maggiormente è stata l’arringa finale dell’avvocato difensore che, a detta del regista, è stata la più aderente alla realtà e meno romanzata.

Il vero avvocato – presente in sala – ha raccontato di come ha sviluppato l’arringa basata sul “Pentito dire”.

Rassegnarsi, mai.

                                                Gipo Ciccone

WINDFALL CINEMA PRODUCTION

Ispirato a eventi realmente accaduti

IL RAGAZZO DELLA GIUDECCA

un film di Alfonso Bergamo

CAST ARTISTICO

CARMELO ZAPPULLA Carmelo Zappulla

GIANCARLO GIANNINI Giudice Mangrella

FRANCO NERO Salvatore

LUIGI DIBERTI Gaetano

TONY SPERANDEO Procuratore

CHIARA IEZZI Anna

MARIO DONATONE Vecchietto

CRISTIAN STELLUTI Bracco

CLAUDIA SAMARAS Giusy

PIETRO DELLE PIANE Santino

DOMENICO CUCINOTTA Pippo

ENRICA PINTORE Serena

MARIO PARADISO JR. Clemente Viscovo

JACOPO CAVALLARO Pascarella

SIDY DIOP Jimmy

ALESSANDRO LAFFI Marco Zappulla

ALESSANDRO BENDINELLI Luca Zappulla

MASSIMO ZAPPULLA Carmelo da bambino

BARBARA BACCI Sara

SERENA BILANCERI Segretaria Procuratore

FRANCESCA MULA Sig.na Freni

trailer: https://www.youtube.com/watch?v=ppyyKAb0q7w

sito ufficiale italiano: www.ilragazzodellagiudecca.it

NOTE DI REGIA

Non amo il cinema, amo il Tempo – e il cinema permette di registrarlo, rappresentarlo e conservarlo.

Quando mi sono imbattuto nella storia di Carmelo Zappulla ho intravisto la possibilità di rappresentare la connessione singolare che si era istituita tra il Tempo e l’Artista durante il lungo periodo di detenzione affrontato dal cantante. Ho inoltre colto l’opportunità di usare il mezzo cinematografico per raccontare una storia pervasa di Musica, e quindi la Musica stessa. Fondamentale è stata la ricerca del rapporto sinestetico tra immagini e suoni che da tempo conduco con il mio amico di giochi, compositore e orchestratore Francesco Marchetti.

Per ciò che concerne il mood del film, ho deciso di adottare delle lenti cilindriche vintage e un rapporto d’aspetto di 2,39:1 – formato Panavision per restituire il look visivo autentico degli anni in cui si è svolta la vicenda, i primi anni novanta, e per favorire le mie visioni compositive.

Il Ragazzo della Giudecca è il risultato di una ricerca che ha prolungato la mia vita e che vorrei condividere con tutti voi.

Alfonso Bergamo

BIOGRAFIA DEL REGISTA

Alfonso Bergamo è nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986. Inizia dall’età di 14 anni a realizzare i primi cortometraggi. Dopo il liceo viene ammesso alla NUCT, dove segue il corso di Regia Cinematografica. L’anno successivo frequenta il biennio all’Accademia del Cinema e della Televisione negli Studios di Cinecittà, ottenendo il diploma accademico di Filmmaker. Decide di approfondire gli studi alla Rome University of Fine Arts, dove si laurea nel 2013 con il massimo dei voti. La tesi di diploma sul regista Stanley Kubrick “Fotografare la fotografia della realtà” gli varrà il premio “Miglior Tesi 2010-2014”. Nel 2010 dirige il cortometraggio Ai Confini Dell’Anima, che segna l’inizio di un sodalizio artistico con la produttrice Erica Fava e la nascita della casa di produzione cinematografica Look Inside. Nel 2011 firma la regia di The Labyrinth, cortometraggio realizzato in 72 ore per il National Film Challenge (The 48 Hour Film Project), con il quale si aggiudica quattro premi (Audience Award, Best Cinematography, Best Make-Up, Best Thriller/Suspense). Anche il cortometraggio La Differenza, realizzato per il 48h Film Project Rome 2015, vince il premio del pubblico. Nel 2013 dirige Vincent Riotta e Craig Peritz nel cortometraggio The Composition. Tender Eyes è il suo primo lungometraggio sperimentale girato in lingua inglese per il mercato estero, non ancora distribuito. Il Ragazzo della Giudecca è il suo primo lungometraggio in lingua italiana.