Gabriella Chiarappa ha scelto il Museo mondiale della seta (patrimonio UNESCO) per la seconda edizione del fortunato evento le Salon de la Mode, col fine di raccontare la moda e le sue suggestioni in luoghi simbolo del nostro patrimonio.
Tanti brand hanno esposto nella terrazza panoramica di San Leucio del complesso della Reggia di Caserta.
Questa manifestazione, come il mio blog, punta i riflettori sulla passione di artigiani che dedicano il proprio talento al proprio lavoro. Stiamo parlando di stilisti ed argentieri, conciatori ed acconciatori, caseifici e SPA, che in questo evento sono affiancati da un “Expert Fashion in Brands” che racconta in chiave tecnica e comunicativa la storia dei marchi presenti agli ospiti dell’evento.
La particolarità di questa edizione è constata di alcune persone già affermate nel proprio settore, che hanno deciso di gettare il cuore oltre gli ostacoli e seguire le proprie passioni per altri sentieri.
Abbiamo perciò visto in anteprima una scultura del look-maker Giuseppe Fata tratta della sua collezione TESTE SCULTURE, l’onorevole Micaela Biancofiore in veste di scrittrice, il photo-stylist (nonché direttore artistico de le Salon de la Mode) Marco Scorza presentare una mostra delle proprie foto, l’attrice Benedetta Valanzano in qualità di cantante (e ballerina).
Giuseppe Fata, attuale presidente dell’Unione Nazionale Camere Regioni della Moda Italiana, dopo una vita di successi e riconoscimenti a livello mondiale nel campo della moda, ha ripreso una sua vecchia passione accantonata nel tempo: una collezione di sculture intitolata “Racconto di un sogno in una Testa Scultura” da lui create e dedicate a stilisti famosi. Lui, che ha edificato il suo successo abbellendo la testa di molti personaggi noti, tra cui Dionne Warwick, Whitney Houston, Lenny Kravitz, Eva Riccobono, in questa occasione ne ha presentata una dedicata a Dolce e Gabbana. I capelli sono ritagli dei loro cataloghi, che altro non sono che la materializzazione della loro idee.
“la testa fa l’arte perché il capo è l’arte dinamica dei pensieri”.
L’onorevole Micaela Biancofiore ha presentato il suo libro “il cuore oltre gli ostacoli” raccontando, su domanda della giornalista Maria Pia Della Valle, le associazioni tra donna e moda e risposto alle domande dal pubblico avendo come moderatore d’eccezione il giornalista Emilio Fede.
Marco Scorza, photo-stylist da me molto apprezzato, ha per la prima volta esposto in una mostra le sue creazioni: foto con degli scenari all’altezza del mio adorato LaChappelle. Questa collezione di foto ha voluto ripercorrere la via della seta in omaggio al museo che ha ospitato la manifestazione.
La giovane attrice ricca di vitalità Benedetta Valanzano ha deciso di sfruttare anche il suo talento canoro e, convocata per ricevere il premio all’eleganza istituito da le Salon de la Mode, ha cantato in anteprima il suo singolo “Come è bella la sera”, cover della versione portata al successo nel 1968 da Sandie Shaw.
Abbiamo rivissuto gli anni 60 anche grazie alla Maison Sarli, che ha tenuto ad esporre un abito confezionato dal maestro Fausto per Liz Taylor nel 1961.
In trasferta da Roma, oltre me, gli amici bloggers Marco Ricci di secondome.com e Marco Calise di thebagmag.net
La comunicazione è stata seguita dal press agent Emilio Sturla Furnò.
Presentatori dell’evento Anthony Peth, vincitore del David per la TV e per il sociale 2013/2014, e Alessandra Giulivo, vice presidente della Camera della Moda della regione Calabria.
Fare inaugurare la manifestazione da LeDivette è stato quasi emblematico. Tre deliziose ragazze che sembrano catapultate dagli anni 50 ai nostri giorni con una macchina del tempo.
Erano quelli tempi in cui si usciva dall’austerità delle mode dettate fin quel momento dalle case di moda. Adesso era la gente comune che con look colorati, talora sbarazzini e provocanti, talvolta impeccabili e castigati, coloravano le vie delle nostre città.
LeDivette cantano con lo stile degli anni 50 le canzoni di quell’epoca o riadattano canzoni della nostra epoca. Brave nell’esecuzione vocale e divertentissime negli sketches.
Fra gli innumerevoli ospiti anche l’attore Nicola D’Ortona.
Tra i brands il nostro amatissimo LOVE POLO di cui è titolare la frizzantissima Diana Dieppa, che per l’occasione ha creato nel suo laboratorio un abito corto da polo con inserti all’uncinetto adatto anche alla prima serata, ed una nuova linea per uomo
Mario Costantino Triolo cura dettagli quasi impercettibili. Ha iniziato la sua carriera facendo lo sdifettatore di capi per aziende ed il consulente stilistico. Da lì ha preso coscienza della propria missione: “l’arte nella moda, il lusso del dettaglio, l’unicità che torna protagonista”. Due lavorazioni richiamano l’attenzione: alcuni ricami a punto filza e delle vere foglie di edera bagnate nell’argento 925 per adornare raffinatamente alcuni austeri manti neri.
Gaia Caramazza, eccellente orafa, ha esposto la sua linea Gc che usa il metodo della fusione a cera persa. Realizza a mano pezzi unici. L’abbiamo conosciuta alla prima edizione de le Salon de la Mode insieme ad Alessandra Liberatore, creatrice di Easy, borse ed accessori in pelle ed ecopelle con inserti in argento. Le borse sono deliziosamente rivestite con delle fodere con disegni PopArt.
Altre fantastiche borse sono quelle di Marina Santaniello e Kilesa.
Gianluca Mannara, ben noto stilista degli ambienti di moda romani, crea pezzi unici. Alcuni suoi capi sono stati esposti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. A le Salon de la Mode ha catalizzato l’attenzione il suo abito rosso fuoco con inserti in pizzo nero indossato da una modella statuaria.
Altro abito d’eccezione è stato quello realizzato da Michele del Prete, che ha adornato un corpetto di un abito da sposa con del rarissimo corallo pelle d’angelo.
Presenti anche l’atelier Aven, Markol, Markol beach wear, e la giovane stilista russa Tamara Granina, che ha presentato degli abiti donna freschi e colorati.
La manifestazione ha goduto del sostegno dell’Assessorato Turismo e Grandi Eventi di Caserta, dell’Ente Provinciale per il Turismo di Caserta e dell’alto patrocinio dell’Unione Nazionale Camere Regionali della Moda Italiana.
Appena si è fatto buio mi sono affacciato dalla terrazza. Delle bollicine nel bicchiere per festeggiare un altro evento terminato con successo, mille lucine facevano riconoscere la città di Caserta altrimenti mimetizzata nel buoio della notte, la Reggia con delle illuminazioni che cambiavano di colore, musica bossa nova nell’aria, i miei amici a chiacchierare; un respiro, la pace dopo la tempesta. Ci vediamo il 13 luglio al prossimo Salon de la Mode a Roma.